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TORNEO DI CAPODANNO. Esperimento “tappabuchi” del 1981

Siamo alle soglie dell’anno solare 1981. La Serie A si sta ancora leccando le ferite dopo lo scandalo del Totonero (Lazio-Milan quell’anno è il match clou della Serie B…) ed è alla ricerca di nuovi entusiasmi che riavvicinino la passione del pubblico al pallone. Da qui, ad esempio, la concessione ai club di ingaggiare un giocatore straniero: la fine di un embargo che durava dal 1966. La lotta per il titolo è scoppiettante. Ci sono l’Inter campione in carica, la solita Juventus, la Fiorentina e la Roma. Proprio i giallorossi saranno in testa al “giro di boa”. Arrivano però le …

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ITALIA – SVIZZERA 1952. A Palermo le feste natalizie si tinsero d’azzurro

Una novità della più recente Serie A sono le giornate disputate durante le festività natalizie. Un ritorno al passato, a dire il vero, quando in più occasioni il nostro campionato è andato in scena tra il 25 dicembre e l’Epifania. C’è stato pure un anno in cui, a scendere in campo in questo periodo, non sono stati i club bensì la Nazionale…   Un tempo, in assenza degli Europei (istituiti negli anni Sessanta), le Nazionali del Vecchio Continente si misuravano tra loro in maniera altalenante e non sistematica. Basti pensare che l’unico torneo vero e proprio era privo di cadenza …

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PUNIZIONE A DUE IN AREA. L’ultimo gol in Serie A col “tocco e tiro” dentro i 16 metri

Minuto 78 del derby di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors, al Santiago Bernabeu. Dopo tutto il carosello di avvenimenti inusuali di vario genere dentro e soprattutto fuori dal campo, che hanno reso assurdamente unica questa finale, ecco arrivare un altro momento “singolare”. Intervento col piede alto in area di Pinola su Nandez; l’arbitro Cunha fischia, alza il braccio e si dirige verso il punto del contrasto: calcio di punizione a due per il Boca dentro i 16 metri. Pavon tocca per Olaza, che col mancino centra in pieno la nutrita barriera del River, posta poco fuori dall’area …

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Serie A: Calori e il goal dello scudetto

E’ il quattordici maggio del 2000, sono le diciotto e quattro minuti, e la Lazio è appena diventata campione d’Italia, grazie al Perugia che batte la… Un destino segnato Calori nasce ad Arezzo, in un lontano 29 agosto 1966, e proprio all’Arezzo deve il suo esordio nel calcio professionistico, visto che la società lo gira in prestito al Montevarchi con l’imperativo di farlo giocare. Alessandro si dimostra subito un buon difensore e nell’anno 89′-90′ passa al Pisa e successivamente all’Udinese, dove approda finalmente in Serie A. Qui trascorre ben sette anni al servizio dei friulani, prima di cambiare aria e trasferirsi al Perugia di Luciano …

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Angolo libri; Tutti i turbamenti del Trap prima di quella finale dell’83

Si sa, è ormai l’unico sfottò rimasto verso i tifosi bianconeri e la Vecchia Signora: le finali di Champions (prima di Coppa dei Campioni) non le vincete (quasi) mai! E’ una sorta di maledizione quella juventina, che ricorda un po’ quella che grava sulla testa del Benfica dal giorno della cacciata di Bela Guttman, che preso dalla collera disse ai dirigenti della squadra lusitana che non avrebbero mai più vinto nulla in Europa. Da quel momento il Benfica ha perso otto finali europee: una vera e propria maledizione. Sulla Juve non grava invece nessuna maledizione, semplicemente i bianconeri soffrono particolarmente …

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