A Debrecen una sfida folle: azzurri sempre in affanno ma vincenti con Tonali al 91’. L’Italia aggancia il secondo posto nel girone, dietro la Norvegia capolista.
Chi pensava a una gara ordinaria contro Israele si è dovuto ricredere. A Debrecen, dove da due anni la nazionale israeliana gioca le partite casalinghe, è andata in scena una delle partite più emozionanti di queste qualificazioni mondiali. Israele ha condotto a lungo il punteggio, sfruttando le disattenzioni difensive azzurre e mettendo in crisi la retroguardia guidata da Bastoni. L’Italia, però, non ha mai smesso di crederci, trovando risorse preziose in attacco con Kean, Retegui e Raspadori. Il 4-4 sembrava ormai scritto, ma al 91’ Tonali ha fatto esplodere di gioia i tifosi con un destro che vale un pesantissimo 5-4.
IL SIGNIFICATO DELLA VITTORIA
Non è stato un successo brillante sul piano del gioco, ma è stato fondamentale per la classifica e soprattutto per il morale. Dopo la pesante sconfitta d’esordio contro la Norvegia (0-3), l’Italia aveva il dovere di rialzarsi. Con questa vittoria, la terza consecutiva, gli Azzurri agganciano il secondo posto nel girone a 9 punti insieme a Israele, ma con una partita in meno. La Norvegia resta al comando con 12 punti e una solidità difensiva impressionante (solo due gol subiti).
LA CLASSIFICA DEL GIRONE I
Norvegia: 12 punti in 4 partite (13 gol fatti, 2 subiti)
Italia: 9 punti in 4 partite (12 gol fatti, 7 subiti)
Israele: 9 punti in 5 partite (15 gol fatti, 11 subiti)
Estonia: 3 punti in 5 partite (5 gol fatti, 13 subiti)
Moldavia: 0 punti in 4 partite (2 gol fatti, 14 subiti)
COSA SERVE PER ANDARE AL MONDIALE
Il regolamento è chiaro: solo la prima di ogni girone si qualifica direttamente per il Mondiale 2026. La seconda andrà ai playoff, insieme alle altre seconde e a quattro squadre provenienti dalla Nations League. Per l’Italia, dunque, il destino passa soprattutto dai prossimi scontri diretti: bisognerà battere Israele anche al ritorno e, soprattutto, sperare in un passo falso della Norvegia, provando poi a ribaltare lo 0-3 subito all’andata. La differenza reti negli scontri diretti potrebbe essere decisiva, ed è per questo che il match contro i norvegesi rischia di diventare una vera finale anticipata.
LA NUOVA ERA GATTUSO
Gennaro Gattuso, chiamato a sostituire Luciano Spalletti dopo il disastro norvegese, ha portato entusiasmo e un approccio offensivo. Le lacune difensive restano evidenti, ma la squadra ha mostrato carattere, determinazione e soprattutto la capacità di reagire nelle difficoltà. È questa la strada da percorrere per tornare finalmente al Mondiale, dopo le dolorose assenze del 2018 e del 2022.
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