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Gattuso apre agli oriundi: “Stiamo lavorando su Ahanor e Tresoldi”. Soulé resta in bilico

Il Ct della Nazionale guarda al futuro e sonda il terreno per nuovi talenti con doppia cittadinanza. 

In vista delle imminenti sfide contro Estonia e Israele per le qualificazioni al Mondiale 2026, Gennaro Gattuso ha acceso i riflettori su una questione cruciale per il futuro della Nazionale: gli oriundi di nuova generazione.

In conferenza stampa, il Ct ha dichiarato:

“È da un po’ che stiamo parlando di Ahanor e Tresoldi. Sono giocatori importanti e ci stiamo lavorando, vediamo se si può fare qualcosa”.

Un’apertura chiara verso due giovani profili di grande prospettiva, che potrebbero arricchire la rosa azzurra se le condizioni lo permetteranno.

HONEST AHANOR: IL TALENTO BLOCCATO DAI DOCUMENTI

Classe 2008, nato ad Aversa da genitori nigeriani, Ahanor è uno dei talenti più puri del calcio giovanile italiano. Cresciuto a Roma, oggi è uno dei nomi più caldi nel panorama under 18, ma non è ancora convocabile dalla Nazionale: non ha la cittadinanza italiana.

Gattuso ha ammesso che la FIGC è al lavoro per sbloccare la situazione burocratica, che resta l’unico ostacolo alla sua convocazione. Una corsa contro il tempo, prima che altre federazioni (Nigeria su tutte) bussino alla porta.

NICOLÒ TRESOLDI: L’ITALO-TEDESCO CHE PIACE A GATTUSO

Nato a Cagliari nel 2004, cresciuto a Gubbio e trasferitosi in Germania nel 2017, Tresoldi è oggi un attaccante del Club Bruges e un punto fermo dell’Under 21 tedesca. Ha doppia cittadinanza e può ancora scegliere quale Nazionale rappresentare.

Gattuso lo ha visionato da vicino e, secondo indiscrezioni, potrebbe convocarlo presto per bruciare sul tempo Nagelsmann. Una mossa strategica in ottica futura, visto il potenziale offensivo del giovane centravanti.

MATÍAS SOULÉ: IL CASO APERTO CON L’ARGENTINA

Il caso più delicato resta quello di Matías Soulé, protagonista di un ottimo avvio con la Roma. È italo-argentino e non ha ancora ricevuto la chiamata dell’Albiceleste.

Il suo agente, Martín Guastadisegno, ha lasciato aperta la porta all’Italia:

“Se la situazione non si sbloccasse, la possibilità che possa giocare in azzurro c’è”.
Ma ha anche chiarito che la priorità resta l’Argentina.

Un segnale che Gattuso e la FIGC non ignorano, ma su cui bisognerà agire con cautela e strategia.

UNA NUOVA ITALIA IN COSTRUZIONE

La Nazionale di Gattuso è ancora un cantiere aperto. Tra burocrazia, scouting e strategie diplomatiche, l’azzurro del futuro potrebbe avere sempre più sfumature miste. E in un calcio globalizzato, sapere cogliere le opportunità prima degli altri sarà fondamentale.

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