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Italia-Israele, chi gioca titolare? Le probabili formazioni e le scelte di Gattuso

Martedì 15 ottobre alle 20:45 a Udine l’Italia sfida Israele per blindare i playoff. Gattuso torna al 3-5-2: fuori Bastoni e Kean, dentro Mancini e Raspadori. Cristante favorito su Locatelli a centrocampo.

Appuntamento da non fallire per l’Italia di Gennaro Gattuso, che martedì 15 ottobre alle 20:45 ospita Israele al Bluenergy Stadium di Udine per la sesta giornata del Gruppo I delle Qualificazioni UEFA al Mondiale 2026. Dopo la vittoria per 3-1 in Estonia, agli Azzurri basta un punto per garantirsi l’accesso ai playoff, ma la Nazionale vuole chiudere il discorso con un’altra prestazione convincente.

Si tratterà anche della rivincita del clamoroso 5-4 dello scorso mese in Ungheria, una partita folle decisa nei minuti finali da Sandro Tonali, che diede a Gattuso la sua seconda vittoria da CT azzurro.

IL PIANO DI GATTUSO: 3-5-2 E DUE NOVITÀ OBBLIGATE

Contro Israele, Gattuso cambia modulo e uomini. Si passa al 3-5-2, più coperto rispetto al 4-4-2 visto a Tallinn. Il cambio di assetto è reso necessario anche da due assenze pesanti: Moise Kean è indisponibile per infortunio, mentre Alessandro Bastoni è squalificato.

Davanti, spazio quindi a Giacomo Raspadori accanto a Mateo Retegui, che cerca il riscatto dopo il rigore sbagliato in Estonia. In difesa, Bastoni sarà sostituito da Gianluca Mancini, che completa il terzetto con Di Lorenzo e Calafiori.

A centrocampo c’è un solo dubbio: Bryan Cristante sembra in vantaggio su Manuel Locatelli per il ruolo di centrale davanti alla difesa. Confermatissimi Tonali e Barella, mentre sulle fasce agiranno Cambiaso e Dimarco.

IL CAMMINO DELL’ITALIA: 4 VITTORIE DI FILA, MA LA QUALIFICAZIONE È ANCORA IN BILICO

L’Italia ha rialzato la testa dopo il pesantissimo 3-0 subito in Norvegia che aveva portato all’esonero di Luciano Spalletti. Sotto la guida di Gattuso, la squadra ha centrato quattro vittorie consecutive, realizzando 13 gol in tre gare, compresa la sofferta ma fondamentale vittoria 5-4 contro Israele nella gara d’andata.

Sabato, nonostante qualche errore di troppo (tra cui un rigore sbagliato e una papera di Donnarumma), l’Italia ha superato 3-1 l’Estonia con una prestazione autoritaria. Da segnalare anche il primo gol in Nazionale maggiore per Francesco Pio Esposito, talento classe 2005 dell’Inter.

ISRAELE: URGE SOLO VINCERE, MA MANCA DOR PERETZ

L’Israele di Ran Ben Shimon arriva a Udine con il destino quasi compromesso. Serve una vittoria per sperare ancora nei playoff, ma il pesante 5-0 subito contro la Norvegia sabato scorso ha lasciato strascichi pesanti, sia nella classifica che nel morale.

Assente Dor Peretz, autore di una doppietta nella sfida d’andata, il CT dovrà ridisegnare il centrocampo. In avanti, l’ala del Tottenham Manor Solomon – oggi in prestito al Villarreal – e il gioiello dell’Ajax Oscar Gloukh guideranno il reparto offensivo, con Tai Baribo o Dor Turgeman in ballottaggio per il ruolo di centravanti.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ITALIA (3-5-2)

Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Calafiori; Cambiaso, Tonali, Cristante (Locatelli), Barella, Dimarco; Retegui, Raspadori
Ct: Gennaro Gattuso

ISRAELE (4-2-3-1)

Dan. Peretz; Dasa, Baltaxa, Blorian, Revivo; E. Peretz, Abu Fani; Khalaili, Biton, Solomon; Gloukh
Ct: Ran Ben Shimon

DOVE VEDERE ITALIA-ISRAELE IN TV E STREAMING

La sfida sarà trasmessa in diretta su Rai 1, a partire dalle 20:45 di martedì 15 ottobre. La telecronaca sarà curata da Alberto Rimedio e Lele Adani.

Per lo streaming sarà sufficiente accedere gratuitamente a RaiPlay, disponibile via app e sito web su smartphone, tablet, smart TV e PC.

LA CLASSIFICA DEL GIRONE I

PosSquadraPtGDR
1️⃣Norvegia186+18
2️⃣Italia125+9
3️⃣Israele96-3
4️⃣Estonia36-11
5️⃣Moldavia05-13

TUTTO IN UNA NOTTE: L’ITALIA VUOLE CHIUDERE I CONTI

Una vittoria contro Israele metterebbe in cassaforte i playoff e darebbe agli Azzurri la possibilità di giocarsi tutto nel doppio confronto finale con Norvegia e Moldavia. L’Italia ha mostrato di essere tornata viva, ma i blackout difensivi e la gestione del vantaggio restano punti deboli.

A Udine, servirà attenzione massima e personalità, in una partita da affrontare con lo spirito da dentro o fuori. Gattuso lo sa bene: la sua Italia ha già compiuto una mezza impresa, ora serve completare l’opera.

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