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Perché l’Italia di Gattuso può ancora qualificarsi ai Mondiali 2026

Il 5-0 all’Estonia inaugura con entusiasmo l’era Gattuso in panchina: doppietta di Retegui e gol di Kean, Raspadori e Bastoni. Azzurri terzi nel girone, lunedì la sfida cruciale contro Israele.

Un debutto così, Gennaro Gattuso lo sognava da settimane. Alla sua prima sulla panchina della Nazionale, l’Italia travolge l’Estonia con un netto 5-0, restituendo entusiasmo a un gruppo reduce da anni difficili e da un avvio di qualificazioni complicato. Il nuovo corso azzurro parte da Bergamo con coraggio e un modulo offensivo: due punte centrali, Kean e Retegui, supportati dagli esterni Zaccagni e Politano. Una scelta che alla lunga paga.

Dopo una mezz’ora di forcing a tratti confuso, la gara si sblocca nella ripresa con la rete di Kean, bravo a finalizzare un assist di tacco di Retegui. È il segnale che libera l’Italia: Raspadori e Bastoni vanno a segno sempre di testa, mentre Retegui completa la festa con una doppietta, segnando anche un gran destro dalla distanza. Quattro gol di testa raccontano di una squadra che, pur in cerca di identità, ha ritrovato la capacità di attaccare con decisione e presenza in area.

LA CLASSIFICA: NORVEGIA IN FUGA

Il successo con l’Estonia porta gli Azzurri a 6 punti in tre partite, frutto di due vittorie e della sconfitta inaugurale contro la Norvegia. In testa c’è proprio la squadra scandinava, a punteggio pieno con 12 punti in quattro partite, seguita da Israele a quota 9. L’Italia insegue, consapevole che solo il primo posto garantisce l’accesso diretto al Mondiale, mentre il secondo costringe ai playoff, croce dei due fallimenti consecutivi del 2018 e 2022.

Classifica Girone I

  • Norvegia: 12 punti (4 partite, 13 gol fatti, 2 subiti)

  • Israele: 9 punti (4 partite, 11 gol fatti, 6 subiti)

  • Italia: 6 punti (3 partite, 7 gol fatti, 3 subiti)

  • Estonia: 3 punti (5 partite, 5 gol fatti, 13 subiti)

  • Moldavia: 0 punti (4 partite, 2 gol fatti, 14 subiti)

PROSSIMA TAPPA: ISRAELE

Lunedì 8 settembre a Debrecen su campo neutro andrà in scena un match già cruciale: Israele, con 9 punti in 4 gare, è diretta rivale per la qualificazione. La nazionale guidata da Alon Hazan si è confermata in grande forma vincendo 4-0 ieri sera contro la Moldavia, con un attacco che sta dimostrando continuità e qualità realizzativa (11 gol complessivi in queste qualificazioni).

Per l’Italia sarà quindi una sfida delicatissima: un successo permetterebbe agli Azzurri di agganciare gli israeliani al secondo posto e rilanciarsi nella corsa al primo, mentre un passo falso complicherebbe ulteriormente il cammino.

COSA SERVE ALL’ITALIA PER QUALIFICARSI

Per conquistare il primo posto nel girone e andare al Mondiale senza passare dai playoff, l’Italia deve riuscire a superare la Norvegia, oggi in fuga a punteggio pieno. Gli Azzurri hanno ancora lo scontro diretto in casa da giocare: battere i norvegesi con un risultato netto, ad esempio ribaltando lo 0-3 subito all’andata, sarebbe fondamentale per avere il vantaggio negli scontri diretti, il primo criterio di spareggio nelle qualificazioni UEFA.

Da lì in avanti servirà sperare in almeno un passo falso dei nordici contro Israele o nelle sfide con le squadre di bassa classifica, e naturalmente vincere tutte le altre partite, a cominciare dallo scontro diretto con Israele. In caso di arrivo a pari punti, conteranno nell’ordine differenza reti negli scontri diretti, gol segnati, e solo successivamente la differenza reti generale: ecco perché la sfida di ritorno con la Norvegia potrebbe valere come una vera finale.

IL REGOLAMENTO: COME FUNZIONANO LE QUALIFICAZIONI

La UEFA ha in palio 16 posti per il Mondiale 2026: 12 andranno alle vincitrici dei rispettivi gironi, gli altri 4 saranno assegnati tramite playoff tra le seconde e le migliori squadre della Nations League. L’Italia, dunque, deve puntare forte a risalire la classifica, evitando la trappola playoff che negli ultimi anni ha fatto tanto male.

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