Luciano Spalletti saluterà dopo Italia-Moldavia: Gravina annuncia il cambio in panchina. Pioli in pole per la successione, Ranieri il sogno del presidente. Scenari aperti per il futuro azzurro.
È ufficiale: Luciano Spalletti non sarà più il commissario tecnico della Nazionale italiana dopo la partita contro la Moldavia. A confermarlo è stato lo stesso allenatore in conferenza stampa, visibilmente commosso:
“Ho parlato con Gravina, mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico. Non avevo intenzione di mollare, ma mi assumo la responsabilità. Lunedì darò tutto per aiutare chi verrà dopo di me”.
Italia-Moldavia (lunedì ore 20:45 a Reggio Emilia) sarà quindi l’ultima partita della sua breve ma intensa avventura azzurra, iniziata con grandi speranze ma culminata con lo shock dello 0-3 subito a Oslo contro la Norvegia.
PIOLI IN POLE, RANIERI IL NOME CALDO DI GRAVINA
Con Spalletti ormai al passo d’addio, la FIGC lavora già al suo successore. Il favorito è Stefano Pioli, attualmente alla guida dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. Un nome esperto, pragmatico, e ben visto dallo spogliatoio azzurro.
L’alternativa di cuore porta a Claudio Ranieri, oggi impegnato in un ruolo dirigenziale con la Roma: è il preferito del presidente Gravina, che lo stima profondamente per la sua leadership, esperienza e stile sobrio. Tuttavia, resta da capire se Ranieri sia disposto a tornare in panchina.
MANCINI, DE ROSSI E GLI ALTRI: LE IPOTESI SULLO SFONDO
Difficile, se non impossibile, pensare a un ritorno di Roberto Mancini, dopo la rottura netta con la Federazione. Restano sullo sfondo i nomi di alcuni ex Azzurri come Daniele De Rossi, Fabio Cannavaro e Gennaro Gattuso, che rappresenterebbero la via giovane e carismatica per rilanciare un progetto ormai in crisi di identità.
L’ADDIO TRA LE LACRIME: “AMO QUESTA MAGLIA, NON HO SAPUTO TIRARE FUORI IL MEGLIO”
Luciano Spalletti ha lasciato il tavolo della conferenza con la voce rotta dall’emozione:
“Io amo questa maglia, questo lavoro, e i ragazzi che ho allenato. Non sono riuscito a farli esprimere al meglio, ma li ringrazierò domani prima del fischio d’inizio. Spero che dimostrino quanto valgono”.
Un addio che non era nei piani del tecnico toscano, ma che arriva nel momento più delicato per la Nazionale, obbligata ora a rialzarsi in fretta per non fallire la qualificazione a USA-Canada-Messico 2026.