HISTORY SPORT

23 maggio 1990: Milan ancora campione con la stoccata di Rijkaard

A Vienna il Milan conquista la seconda Coppa dei Campioni consecutiva: sono trascorsi trent’anni dalla finale col Benfica che consacrò un ciclo irripetibile di Stefano Ravaglia Fu tutto diverso rispetto a 364 giorni prima. Diverso lo stadio, diverso il numero di milanisti al seguito, diverso l’avversario, differente anche la squadra, ma in positivo. Con una maturità a una consapevolezza che, finalmente, era arrivata dopo l’iniziale diffidenza. Il 23 maggio 1990 è un’altra tappa dello storico percorso del Milan di Arrigo Sacchi. La diffidenza alla quale ci riferiamo, è quella che nei primi mesi della stagione 1987-88 accoglie il “signor nessuno” …

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Gigi Simoni oltre l’Inter: il passato alla Juventus, allenatore del secolo alla Cremonese

Non solo l’Inter la Coppa UEFA, Simoni è stato tanto altro: dalla maglia bianconera alla vittoria di Wembley guidando il club di Cremona. E’ scomparso a 81 anni Gigi Simoni , uno dei decani tra gli allenatori di Serie A . Ma non solo. Una lunga carriera nel mondo del calcio a fine anni ’50 e terminata nel 2014 con l’ultimo ruolo nel mondo del pallone, ovvero come direttore tecnico della Cremonese. Uno dei suoi grandi amori, ma non l’unico. La carriera di Simoni è stata infatti decisamente variegata, e nonostante per anni il suo nome sia stato legato alla Coppa UEFA, a Ronaldo, …

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L’Union Berlino e lo stadio di proprietà dei tifosi: hanno finanziato e ristrutturato l’impianto

Oggi il Bayern Monaco giocherà contro l’Union in uno stadio particolare: è di proprietà degli stessi tifosi del club, che lo hanno ristrutturato. Gli stadi di proprietà dei club sono un tema del dibattito calcistico italiano ormai da anni. In Germania, invece, sono già andati oltre. L’impianto dell’Union Berlino, squadra che sta disputando la sua prima stagione di Bundesliga nella sua storia (sognando anche l’Europa), è infatti di proprietà degli stessi tifosi. La storia dello ‘Stadion an der alten Försterei’, letteralmente ‘stadio alla vecchia foresteria’, è unica nel suo genere e rispecchia quella di un club dell’ex DDR che tiene …

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L’editore Battaglia: “Ho incontrato ‘El Trinche’ Carlovich e ve lo racconto”

Se n’è andato in modo sorprendente, così come aveva sempre vissuto. “El Trinche” Carlovich, raccontato da Buffa, rivive nelle parole di Lorenzo Battaglia, editore imolese che lo ha incontrato in Argentina nel giugno del 2019. Gli abbiamo chiesto un ritratto della leggenda argentina di Stefano Ravaglia Ha fondato la sua casa editrice nel 2018, e ha tanti progetti per la testa, molti già realizzati. Poesie, narrativa e anche sport, con le sue storie e i suoi protagonisti. Un gran lavoro anche in tempi di coronavirus per Lorenzo Battaglia, editore di Imola che, a proposito di storie di sport, ha avuto …

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L’8 maggio 1982 ci lasciava Gilles Villeneuve: tre imprese per raccontarlo

Folle, coraggioso, con una faccia da giovane poeta: se n’è andato troppo presto, come tanti nella sua epoca. E’ il non-vincente che è entrato nei cuori di tutti di Stefano Ravaglia Se dovessimo scegliere un’istantanea per raccontarlo, dobbiamo fare ricorso a Mauro Forghieri, leggendario e burbero ingegnere della Ferrari nei suoi anni: “Gilles non pensava in ottica Mondiale. A lui interessava la gara. Spesso tornava ai box senza una gomma o l’alettone anteriore. Ci guardava e ci diceva: me la potere riparare che devo ritornare in pista?”. In queste parole, rilasciate da Forghieri in una delle sue tante interviste, c’è …

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‘Sinisa, mio padre’: la figlia di Mihajlovic racconta la malattia del padre in un libro

Una notizia che lo scorso anno ha sconvolto il mondo del calcio. Sinisa Mihajlovic ha la leucemia, ma sta lottando come ha sempre fatto, da enorme guerriero. La sua sfida più dura ora finisce in un libro, scritto dalla figlia per raccontare come il padre ha trascorso l’ultimo periodo combattendo contro il terribile male. Viktorija, la più grande tra le giovani donne di casa Mihajlovic, è l’autrice di ‘Sinisa, mio padre’, libro edito da Sperling & Kupfer che arriverà negli scaffali fisici e digitali il prossimo 19 maggio. Nel testo si partirà con la data che ha lasciato a bocca aperta …

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1 maggio 2020: ricorrenza della morte di Ayrton Senna

Contributo di Valeria Biotti, autrice del volume “Ayrton Senna, un dio immortale alla ricerca della felicità” (Diarkos, 2020) Di Valeria Biotti In questo mondo immobile, che sembra trattenere il respiro in attesa di tempi migliori, il 1 maggio ci coglie quasi di sorpresa. È una data dalle mille sfaccettature e dai molteplici significati. Per noi amanti della Formula Uno, poi, ha un gusto particolare. Il sapore amaro di una medicina che non avremmo mai dovuto bere, che ci aggredisce lo stomaco e i ricordi ancora dopo 26 anni. Ne avrebbe 60, oggi, Ayrton. Se la sua monoposto non avesse tirato …

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Imola ’94: il sogno spezzato di Roland nel week-end più nero

Alla curva Villeneuve durante le prove del GP di San Marino di 26 anni fa finiva la breve storia in Formula Uno di Ratzenberger di Stefano Ravaglia Si dice che muore giovane chi è caro agli dei, e certamente Roland Ratzenberger aveva messo il cuore in ogni cosa che faceva. Anche nel lottare per entrare in Formula Uno, lui che aveva corso cinque volte la 24 ore di Le Mans e in Formula 3, seppur senza risultati roboanti. Austriaco come Rindt, Lauda e Berger, era nato pochi mesi dopo Senna, nel luglio 1960, e lo sbarco nel circus Re dei …

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Quella tipica atmosfera del calcio britannico

L’odore forte della birra locale si tracina fino all’ingresso, quando su toccavano i vecchi cancelli. Le vecchie mura color rossastre trasudano storia e la fila per entrare concede tempo per godersi il pre-partita, che in Inghilterra è speciale. I giocatori firmano gli autografi e posano per qualche foto, mentre la signora della casa si fronte controllo che l’arrosto sia ben rosolato, già c’è una vita parallela. Mentre ventidue scalmanati corrono dietro a un pallone, fuori dallo stadio, nelle case che distano pochi metri dal rettangolo verde c’è chi prepara il pranzo domenicale, il Sunday Roast si mangia caldo. Il boato …

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Andrea, come va lassù? Venticinque anni senza Fortunato

Il 25 aprile 1995 moriva Andrea Fortunato, stroncato dalla leucemia. Il ricordo è ancora vivo dopo un quarto di secolo   di Stefano Ravaglia   Se n’è andato il 25 aprile 1995, in piena primavera. E’ volato via come una rondine in un momento in cui di solito le rondini arrivano. Si chiamava Andrea Fortunato e sarebbe potuto essere un grande calciatore. Aveva ventitré anni, e avrebbe potuto e dovuto vivere di più. Il condizionale passato è un macigno che pesa più del piombo, è una ghigliottina che ha tagliato i tanti sogni che ancora questo ragazzo aveva nel cuore. …

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