Centocinquanta pagine senza fronzoli per raccontare vita e imprese del pilota austriaco a quasi un anno dalla sua scomparsa di Stefano Ravaglia Non solo Nurburgring. Ossia il Nordschleife, 22 chilometri di pura follia, dove quasi ci avrebbe rimesso le penne il 1 agosto 1976, e dove molto probabilmente lasciò un Mondiale in più. Ma anche la sua meticolosità e freddezza, la rivalità con Hunt, trasbordata al cinema in un film di Ron Howard, Rush, che non gli è piaciuto troppo (“un’americanata: nemmeno a Lauda era andato troppo a genio”). E uno spaccato, straordinario, magari romantico ma certamente poco …
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