Invasione di pista dopo il Gran Premio d’Australia: il rischio per la sicurezza dei piloti e dei tifosi.
Il Gran Premio d’Australia ha offerto agli spettatori dell’automobilismo un’emozionante gara di Formula 1. Ma l’evento ha anche attirato l’attenzione per gli eventi che sono successi dopo il traguardo. Decine di tifosi hanno invaso la pista quando le vetture erano ancora in corso, mettendo a rischio la loro vita e quella dei piloti.
Il Gp d’Australia di Melbourne ha visto tre bandiere rosse e altrettante partenze, tra cui quella conclusiva, caratterizzata da una serie di incidenti che hanno provocato parecchie discussioni sulle opportunità di fare un’altra partenza a due giri dal termine. Ma le polemiche non sono finite lì.
L’invasione pericolosa
Prima ancora che la gara finisse, già decine di tifosi erano a bordo pista. Ma l’invasione è stata particolarmente pericolosa perché è iniziata quando le vetture erano ancora in corso e l’organizzatore Australian Grand Prix Corporation è stata convocata dagli steward per discutere dell’evento. Come affermato dalla FIA nel Codice Sportivo Internazionale, l’invasione di pista è una violazione dell’articolo 12.2.1.h.
I tifosi hanno anche cercato di avvicinarsi alla Haas di Nico Hulkenberg, mettendosi in pericolo e violando le linee di sicurezza. Quando la luce rossa sulla vettura lampeggiava, era in condizioni non sicure e il toccarla avrebbe potuto provocare una scarica elettrica.
Possibile sanzione
Le immagini sono state condivise sui social, suscitando la disapprovazione del pubblico. Gli organizzatori hanno ammesso la situazione pericolosa e hanno avviato un’indagine per capire se ci saranno delle sanzioni. Ma la cosa più importante è che gli eventi non hanno ferito nessuno, anche se il comportamento dei tifosi è stato inaccettabile.