Il Toro Rosso, simbolo del Red Bull Ring (foto: RedBull.com)

F1, GP Austria 2017 Preview: presentazione Week-end 7/9-06-17

Due settimane dopo il pirotecnico gran premio d’Azerbaijan la F1 fa tappa in Austria. Il circuito dell’A1 Ring, ribattezzato Red Bull ring dal suo recente ritorno in calendario nel 2014, si snoda su un tipico pendio alpino nella località di Spielberg. I suoi 4.318 metri (secondo più breve del mondiale dopo Monaco) e le sue 9 curve, potrebbero erroneamente far sembrare semplice il layout di questo tracciato. La realtà non potrebbe essere più differente. Pochi chilometri e poche curve infatti, vanno tradotte in margine di errore e di recupero intorno allo zero in qualifica e tanti doppiaggi e situazioni di traffico in gara.

Giro di pista 

Il rettilineo dei box conduce alla prima, secca, curva a destra. C’è spazio sull’esterno, per evitare danni alla vettura in caso di un lungo, ma un errore qui rallenta irrimediabilmente l’immissione sul lungo semi-rettilineo in salita verso curva 2. I dislivelli su cui è stata costruita la pista sono evidenti e l’alleggerimento dell’anteriore destra in ingresso di curva 2 è spesso causa di violenti bloccaggi in frenata. La “Remus kurve” è anche il punto chiave del circuito in fatto di sorpassi, teatro lo scorso anno del duello fratricida tra le due Mercedes. All’ultimo giro del GP 2016, nel tentativo di difendersi dall’attacco di Hamilton, il futuro campione del mondo Rosberg finisce lungo danneggiando irrimediabilmente l’ala anteriore e scatenando in mondovisione l’ira di Toto Wolff contro un monitor di servizio. Un altro lungo rettifilo, stavolta in leggera discesa porta a curva tre, ancora a destra, altro teatro di possibili attacchi essendo al termine della seconda zona DRS. Si scende ancora verso le uniche due curve verso sinistra. Importante mantenere il bilanciamento della vettura in uscita dalla 5 dato l’asfalto piuttosto sconnesso e i sobbalzi che tendono a portare verso l’esterno. La 6 e 7 costituiscono una ampia chicane che lancia su un altro tratto rapido il leggera discesa conduce a curva 8, da tenere d’occhio in particolare in qualifica perché spesso i commissari annullano il giro quando i piloti vanno oltre il cordolo con le quattro ruote. La tornata si chiude con il rettilineo dei box, principale zona DRS del tracciato.

Il borsino del GP

Weekend previsto sereno e soleggiato e nel quale non sono attesi step di sviluppo consistenti per nessuna scuderia. La linearità del tracciato suggerisce l’ennesimo duello Ferrari-Mercedes. Il duello di nervi tra Vettel e Hamilton cresce d’intensità, nonostante le dichiarazioni distensive di entrambi in conferenza stampa. Raikkonen e Bottas sono in vena di scintille da qualche gara a questa parte e già il nome della pista, A1 Ring, sembra ideale per attendersi l’ennesimo round del duello tutto finnico. Inatteso, ma nemmeno troppo visti i recenti risultati, un inserimento di Red Bull nella lotta per il gradino più alto del podio. Il team di Milton Keynes “gioca in casa” ma la sua monoposto, o per meglio dire il suo propulsore Renault, manca sempre di qualche cavallo per fornire il giusto supporto su una pista estremamente veloce e dalla media molto elevata. Proprio queste caratteristiche fanno invece pensare ad una chance per Force india e Williams, che nella velocità hanno il loro punto di forza, e che a Baku hanno dimostrato di averne per stare a ridosso dei primi e provare ad approfittarne quando i top team hanno un passaggio a vuoto.

A proposito di s. jockeys

Laureato in Comunicazione Media e Pubblicità, innamorato da sempre dell'adrenalina del Motorsport, Formula 1 in testa, dell'eleganza del tennis e del bel calcio...

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