HISTORY SPORT

Un grande Torino rende omaggio a Ferreira

Glielo aveva promesso Valentino: sì, verremo a Lisbona a renderti onore caro capitano! Ferreira, capitano del Portogallo e del Benfica, aveva ottenuto questa promessa da Mazzola a margine della partita disputata lo scorso 11 febbraio tra la nazionale italiana e quella lusitana. Gli azzurri s’imposero per 4-1 (a segno anche Mazzola) e a fine partita Ferreira comunicó al capitano granata l’intenzione a fine stagione di ritirarsi ma di voler concludere la gloriosa carriera con una festa. Festa alla quale avrebbe voluto invitare i Campioni d’Italia per rendere indimenticabile la giornata. Tutta la giornata di ieri, martedì 3 maggio 1949 (data …

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2 maggio 2007: la notte perfetta del Milan europeo

Semifinale di ritorno di Champions League: dopo il 2-3 dell’andata, il Milan di Ancelotti ribalta il Manchester United di Cristiano Ronaldo e va in finale ad Atene di Stefano Ravaglia Il 2 maggio del 2007 è un mercoledì e sono due le partite in programma. Una a Frosinone, dove la Juventus, in B, deve giocare contro i ciociari. Vincerà 2-0 e il ritorno in A, già annunciato alla vigilia della stagione, sarà una formalità. Alle 20.45 invece a San Siro, tutt’altro palcoscenico. Il Milan, campione d’Europa nel 2003, sta cercando di esorcizzare quanto accaduto due anni prima a Istanbul quando …

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30 aprile 1994: l’ultimo giorno della Kop

Venticinque anni fa il Liverpool gioca la sua ultima partita davanti alla storica Kop, il settore più caldo dei suoi tifosi. Verrà sostituita da quella attuale, tutta con posti a sedere   di Stefano Ravaglia   C’erano tutti, quel pomeriggio. Dalglish, Fagan, la vedova di Shankly, la moglie di Paisley che da lì a un paio d’anni se ne sarebbe andato pure lui. Splendeva un sole quasi estivo su Anfield quel sabato 30 aprile 1994 e tutta quella gente riunita a bordo campo in realtà non aveva nulla da festeggiare. Il Liverpool chiudeva la stagione lontano dalle alte vette, ospitando …

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Júpiter Barcelona: la Rebeldia futbolista

Storia di una squadra catalana, che a differenza del Barcelona, dell’Espanyol o del Girona non ha avuto la stessa bravura (e gli stessi mezzi economici) per risaltare sotto le luci della ribalta. Questa squadra si chiama Júpiter Barcelona. Questa breve storia che state per leggere l’ho scoperta un paio di anni fa grazie alla rivista Uno-Due, vero e proprio patrimonio dell’umanitá per gli amanti del calcio. Al momento, di Uno-Due ne sono usciti solo due numeri e tutti noi devoti a questa pubblicazione siamo in attesa dell’uscita del terzo capitolo di questa fantastica rivista. La storia in cui vi siete …

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Il mio canto Libor

Alto (193 cm), grosso (86kg), goffo e lento. È l’identikit di Libor Kozak, attaccante cecoslovacco che dopo un passato in giro tra Serie A, Premier e Serie B, si trova ora allo Slovan Liberec. Sedetevi comodi perché questa che state per leggere è la storia di un gigante prestato al calcio. Un gigante buono Libor Kozak è quello che potremmo definire come un vero e proprio gigante nel suo ruolo: 193 centimetri per 86 kg di peso, che lo rendono sì lento, ma infallibile nel gioco aereo, tanto che inizierà la sua carriera come difensore centrale, nelle giovanili dell’Opava. Qui, …

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Sheffield, 15 aprile 1989: trent’anni senza novantasei angeli

Il 15 aprile del 1989 la storia di 96 tifosi del Liverpool finisce. Quella del club e di chi rimane, cambia per sempre. Trent’anni dopo, tante battaglie e una nuova inchiesta riaperta grazie agli sforzi delle famiglie delle vittime. di Stefano Ravaglia James ha 14 anni. Si affaccia sul soggiorno e saluta sua madre Margaret: “Vado, mamma… oggi vinceremo!”. C’è un pullman da prendere ed è finalmente giunta l’ora. Di andare a Sheffield, di andare a prendersi la finale di FA Cup. Margaret a pranzo invita un’amica, fanno sandwich, parlano del più e del meno. Sulla BBC, dopo pranzo, scorrono …

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Buon viaggio Tommy Smith, leggenda in maglia rossa

Abitava a pochi metri da Anfield, divenne capitano del Liverpool e vinse tutto con la sua maglia del cuore. Si è spento Tommy Smith, una leggenda rossa. Impavido e carismatico, un eroe indimenticabile   di Stefano Ravaglia   Non c’erano mezze misure in casa Smith. “Sono nato con il sangue rosso nelle vene, mica quello blu. A casa mia non c’erano discussioni, si tifava Liverpool. Vedevo calcio, calcio e ancora calcio. Facevo una dieta a base di pallone”. Nato a Liverpool, vissuto a Liverpool, e se faceva due passi ed era ad Anfield, Tommy Smith. Che se n’è andato, ovviamente …

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Leverkusen-Espanyol, 1988: la rimonta (quasi) impossibile

Finale di ritorno di Uefa: la seconda squadra di Barcellona va in Germania come fosse una pura formalità dopo il 3-0 dell’andata. E invece saranno i “farmacisti” a vincere il loro primo e unico trofeo europeo   di Stefano Ravaglia   Per tre stagioni hanno avuto il privilegio di essere l’unica squadra europea a buttar fuori il Milan di Arrigo Sacchi. Che non era ancora quello che diverrà nei mesi a venire, ma nella stagione 1987-88 l’Espanyol Barcelona si prende la briga di buttar fuori la futura squadra più forte del mondo in Coppa Uefa. Due a zero a Lecce …

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Luciano Gaucci, storia di un presidente folle

Oggi, nel mondo del pallone siamo abituati a vedere e sentire presidenti “freddi”, interessati più al bilancio che all’andamento della squadra, come chi nel corso degli ultimi anni, ha preferito retrocedere pur di mettere mano al tanto discusso “paracadute” piuttosto che rimanere un altro anno nella massima serie. Chi però ha vissuto a pieno il periodo d’oro della Serie A, a cavallo tra gli anni 90′ e l’inizio del 2000, sa che la situazione non è sempre stata così. Una “milanese” romana Altro che Pallotta -sempre più contestato dai tifosi-, Lotito -a cui la stessa sorte tocca ormai da anni- …

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Spagna-Malta 1983: un limone e dodici gol

La Spagna arrivò sino alla finale di Euro ’84. Si arrese alla Francia padrona di casa, ma a quel torneo si qualificò grazie a una rocambolesca goleada…   di Stefano Ravaglia   John Bonello, portiere della nazionale di Malta, era certo: “Nemmeno dei bambini potrebbero prendere dodici reti. E poi, se accade, come farò a tornare nel mio paese?”. A trentacinque anni di distanza è ancora ignoto come abbia fatto, ma se è ancora vivo, il classe 1958 che difendeva la porta della nazionale attualmente al numero 184 del ranking FIFA, vuol dire che alla fine l’ha superata. Perché il …

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