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RIVER PLATE, MORA – L’ormai ex attaccante uruguayano Rodrigo Mora ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo a seguito di una lesione all’anca subita qualche mese prima.
Una scelta non voluta ma purtroppo obbligata; l’uruguagio, amatissimo dalla tifoseria dei Millonarios, soffre di una necrosi asettica al femore.
Come spiegato dal medico del River Plate Pedro Hansing, si tratta di un infarto alla testa del femore che impedisce così l’afflusso del sangue in quella zona.
Questo guaio potrebbe derivare dall’infortunio subìto dall’attaccante che lo ha tenuto fuori per buona parte del 2017 impedendogli di giocare.
Mora, 32 anni il prossimo ottobre, ha lasciato ottimi ricordi in quasi tutte le squadre in cui ha giocato.
Cresciuto nella Juventud, in Uruguay ha vestito le maglie di Defensor Sporting e Cerro, prima di tentare l’avventura europea con il Benfica, dove però ha collezionato solo una presenza in sei mesi; quindi il ritorno nel paese natio con il Peñarol, successivamente il passaggio al River Plate.
Rodrigo Mora ha vestito la maglia della Banda per 182 partite, escludendo un prestito di sei mesi alla U de Chile, conquistando i due trofei più importanti della sua carriera, le due Coppe Libertadores.
Il primo successo nel 2015 da protagonista, essendo incluso anche nella formazione ideale della competizione, e la seconda quest’anno, pur giocando meno a causa dei problemi fisici sopra citati.
Certamente avrebbe potuto dare ancora molto al calcio sudamericano se solo il destino non gli avesse girato le spalle così presto.
