A due settimane di distanza dalla intensa gara di Montréal, è tutto pronto per l’ottava prova del mondiale di F1 che si disputa sul tracciato cittadino di Baku, che da quest’anno cede la denominazione di Gran Premio D’Europa in favore di quella di GP dell’Azerbaijan. Il tracciato che si snoda tra le vie della capitale Azera per 6.003m, secondo circuito più lungo del mondiale dopo quello belga di Spa-Francorschamps, è il risultato di 20 curve combinate ad un rettilineo di 2.2Km e richiede un insolito mix di tecnica di guida e velocità pura, che mette a dura prova l’abilità del pilota e la capacità dei team di trovare il giusto compromesso nella messa a punto delle vetture.
Caratteristiche Circuito Baku F1
La prima parte del circuito alterna brevi allunghi a secche curve a 90° e si conclude con l’inserimento nel suggestivo passaggio attraverso la strettoia dell’antica torre. Queste curve (9, 10, 11 e 12 in rapida sequenza) compongono un tratto tanto bello quanto complesso data la sede stradale che non va oltre i 6,5m di ampiezza e la difficile curva cieca in salita che già lo scorso anno ha mietuto vittime illustri (chiedere conferma ad un certo Hamilton).
Il secondo settore è più scorrevole e le curve hanno un raggio più ampio ad eccezione della 16 che immette sull’ultimo tratto composto quasi per intero dall’interminabile rettilineo che porta al traguardo il quale, giusto per dare un dato, è circa due volte quello del tempio della velocità di Monza.
Albo D’oro GP Azerbaijian: nel 2016 trionfò Perez, Male Hamilton e Red Bull
La passata edizione ha visto trionfare con distacco il campione del mondo in carica Nico Rosberg seguito, con ampio margine di sicurezza, dalla Ferrari di Vettel. Terzo un sontuoso Sergio Perez su Force India, in grado addirittura di precedere Raikkonen ed Hamilton, partito decimo a causa di un clamoroso errore al termine della Q2 del sabato e rallentato da problemi tecnici durante la rimonta nella seconda parte della gara.
Tra i team la grande delusione dello scorso anno è stata invece la Red Bull che aveva centrato la seconda piazza in qualifica con Ricciardo salvo poi precipitare in settima e ottava piazza a fine gara a causa di un degrado anomalo degli pneumatici dato da un assetto troppo votato alla qualifica, dimostrando una volta di più l’importanza di un set up equilibrato su questo tracciato.
Baku 2017: Ferrari favorite?
Se 12 mesi fa Mercedes disponeva di un mezzo nettamente superiore, quest’anno, nonostante il laconico risultato Canadese, la musica sembra ben diversa. L’agilità delle Ferrari SF70H sembra ben adattarsi ai tratti spigolosi dei primi due settori del circuito Azero, contrariamente al passo lungo che caratterizza le frecce d’argento. Di contro il lunghissimo rettilineo dei box e l’elevata media mantenuta sulla percorrenza del giro pendono a favore di Mercedes che conserva ancora qualche cavallo di vantaggio sui rivali della rossa.
Possibili outsider sembrano essere le Force India, che hanno lavorato alla grande in questo inizio di stagione e sono apparse in grande rispolvero sia a Barcellona che in Canada. Qualche incognita in più per le Red Bull il cui precedente sulle strade di Baku, non suggerisce grande ottimismo, sebbene nelle ultime gare abbiano dato qualche segnale di ripresa, le vettura di Milton Keynes sembrano ancora lontane dalle aspettative di inizio anno.
Appuntamento a venerdì per le prime libere poi sabato e domenica ore 15.00 (italiane) per gli inappellabili verdetti della pista.
Autore: Simone Fantini