Recap Bologna – i plus, i malus, i tips per gennaio
Recap di metà stagione. Una rubrica dove proviamo ad analizzare – con il campionato in pausa – come arrivano al giro di boa le varie squadre, analizzando cosa ha funzionato e cosa no in base alle aspettative di inizio stagione.
Sfruttando inoltre la finestra di calciomercato e andando ad individuare degli innesti che potrebbero far comodo per raddrizzare (o mantenere) l’attuale posizione in classifica.
Bologna
Obiettivo di inizio stagione: metà destra della classifica (13°-15° posto)
Posizione attuale: 18°
La legge del contrappasso: un attacco con pochi guizzi per Superpippo
Che la stagione dei Rossoblù sia fin qui nettamente sotto tono nessuno lo può negare. La classifica è sotto gli occhi di tutti, e il terz’ultimo posto calza a pennello ad una squadra che non riesce quasi mai a trovare la via della rete (solo 15 reti messe a segno, e ben 10 gare a secco). Una strana legge del contrappasso, visto che mister Inzaghi quando giocava ha letteralmente bucato i portieri con ogni parte del corpo (vedi gol in finale di Champions). C’è voluto anche diverse giornate a trovare l’assetto giusto li davanti, con quattro partite a secco, e che sono praticamente valse le bocciature a Destro e Falcinelli.
Malus: zero fantasia, attacco arido, poca combattività
Nessuno a Bologna chiedeva la luna, anzi. La rosa in estate si era privata di diversi elementi chiave come Verdi, finito al Napoli, e Di Francesco, scambiato alla pari con Falcinelli (che pazzia!!), per un bel paco di soldi. Bigon, comunque, qualche innesto importante era riuscito a portarselo a casa, a partire da Skorupski (9M€ dalla Roma, a cui è andato Mirante) e il giovanissimo Svanberg, strappando anche Santander – che comunque non è un bomber nato – al Copenhagen.
Al 3-5-2 scelto da Superpippo manca però estro e fantasia, quel guizzo che permette di trasformare una normale azione di transizione in occasione chiave. Un quid che potrebbe dare forse Orsolini, usato fin qui con il contagocce, perché Palacio ormai certe giocate difficilmente riesce ancora a farle. Non è un caso che la squadra non vinca da Settembre.
Plus: qualche ritocco del mercato estivo
La risalita del Bologna deve necessariamente passare dal mercato di riparazione, ma alcuni punti da cui partire già ci sono. Partendo dal portiere, che nonostante qualche incertezza risulta tra i migliori innesti estivi, e Santander, senza dubbio la nota più lieta di questa prima metà di campionato bolognese; basti pensare che il centravanti paraguayano, con cinque reti e due assist, ha messo lo zampino su praticamente metà delle realizzazioni totali.
Vogliamo inserire tra i plus anche il difensore Calabresi, arrivato in sordina ma capace di scalzare quasi subito De Maio e Gonzalez nelle gerarchie difensive. E infatti, dopo Danilo ed Helander, è il terzo per minutaggio.
Soluzione: un rinforzo per reparto, di quelli già pronti
Per arrivare alla fine del nostro recap, al Bologna serve senza dubbio un rinforzo per reparto. In difesa serve un cambio all’altezza che possa far rifiatare Helander, Danilo e Calabresi. Anzi, meglio sarebbe qualcuno che possa proprio prendere il posto di uno dei tre, garantendo un po’ più di dinamicità e copertura. A centrocampo nonostante l’abbondanza di elementi da schierare manca un vero regista che possa dare equilibrio alla squadra e che permetta a Dzemaili di tornare a fare quegli inserimenti che tanto bene hanno reso nelle passate stagioni, mentre davanti serve soprattutto dare fantasia, velocità ed imprevedibilità ad un gioco fin qui troppo statico e stitico. La ciliegina sarebbe anche un’attaccante che possa alternarsi con Palacio e ruotare attorno a Santander, perché tanto Destro non rientra più nei piani societari.
Due di questi aspetti potrebbero già essere stati risolti, con l’inserimento in organico di Sansone, in prestito dal Villarreal, e Soriano, arrivato da Torino sempre via Sottomarino Giallo.