Calciomercato Serie A: niente SPAL, Schelotto torna al Chievo

Due settimane e mezzo fa, vi abbiamo parlato di due possibili ritorni in Italia dalla Premier League: quello di Roberto Pereyra sponda Torino, e quello di Ezequiel Schelotto sponda SPAL.
Se i discorsi su Pereyra sono stati rinviati alla prossima finestra di mercato, data l’importanza dell’ex juventino nel momento attuale del Watford, quelli su Schelotto si sono parzialmente concretizzati: l’esterno destro classe ’89 è tornato nel nostro Paese, ma non a Ferrara. E non a titolo definitivo.

La SPAL infatti ha mollato l’osso, anche perché Lazzari pare in splendida forma e il passaggio al Napoli avverrà quest’estate.
Ad accaparrarsi le prestazioni di Schelotto, messo fuori rosa dal Brighton e ambito pure da Empoli e Bologna, è stato il Chievo. Proprio la squadra dove El Galgo militò nel campionato 2014-2015 e si trasformò da ala a terzino grazie a mister Maran.

La società veronese ufficializzerà l’operazione a giorni, dopo le visite mediche di oggi pomeriggio: prestito secco della durata di 6 mesi. Giusto per provare a concludere questa difficile annata nel modo più dignitoso possibile.

Proprio la possibile condotta clivense nella corrente sessione invernale era stata oggetto delle nostre riflessioni a inizio gennaio. Le voci del trasferimento di Birsa al Cagliari parevano darci l’immagine di una dirigenza ormai rassegnata alla prospettiva della Serie B, intenta a monetizzare il più possibile per non rischiare di dover svendere a fine stagione.
L’effettiva cessione in Sardegna del fantasista sloveno, peraltro a una cifra leggermente minore rispetto a quella paventata dai rumors, sembrava confermare il sospetto. Tuttavia gli avvenimenti successivi hanno lasciato intravedere un cambio di marcia.

Innanzitutto, la netta presa di posizione del direttore sportivo Romairone: «Il ChievoVerona non è un supermercato e non siamo certo in liquidazione. Anzi, siamo più che mai concentrati sull’obiettivo salvezza» (Comunicato del 11/1/2019). 

Dopodiché, il tentativo di trattenere i propri pezzi pregiati o quantomeno trovare subito eventuali sostituti: Stepinski resta, ma se proprio dovesse partire sarebbe già pronto l’arrivo del “figliol prodigo” Paloschi; Kiyine andrà al Napoli, ma a giugno; il Genoa cerca Radovanovic e la SPAL vorrebbe Giaccherini, ma il Chievo da par suo ha messo gli occhi su Romulo e Missiroli.

E adesso, l’innesto temporaneo di Schelotto. Coerente con le esigenze tecnico-tattiche.
Nell’organico gialloblu infatti c’era un posto vacante sulle corsie laterali, visti soprattutto i limiti palesati da Jaroszynski e la precaria tenuta fisica di Cacciatore. E lo schieramento con difesa a 3 proposto recentemente da Mimmo Di Carlo esalta le capacità degli uomini di fascia: perfettamente in linea con le caratteristiche dell’italo-argentino.

Serve un’enorme impresa per evitare la retrocessione: 9 punti dal quartultimo posto sono tanti, forse troppi. Però almeno non si lascerà nulla di intentato.

Terminata la nuova breve esperienza insieme, per il Chievo e per Schelotto il futuro sarà un’incognita: il club – anche in caso di miracolosa permanenza in Serie A – dovrà effettuare una ricostruzione, il giocatore ritornerà in Inghilterra senza sapere se potrà ritagliarsi ancora spazio nel calcio di alto livello.

Nel frattempo, sognare e lottare non costa nulla.

A proposito di Nicolò Vallone

Nato 26 anni fa in Florida, ma italianissimo: una prima infanzia a Palermo, una vita a Milano, una passione per il racconto sportivo scoccata alle Scuole Medie, un 'pezzo di carta' in Lettere e uno in Comunicazione. Pubblicista dal 2015, con un paio di amici ha lanciato il progetto di storytelling su web Sportellers, e ha abbracciato La Notizia Sportiva mosso dalla voglia di viaggiare tra storie ed emozioni. Il suo re: Roger Federer. Il suo dio: Federico Buffa.

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