Dallo sport alla politica: il cocktail segreto di Valentina Vezzali

Donne al comando. Da Jesi con furore. Uno dei personaggi più vincenti dello sport internazionale, una delle atlete più  influenti del nostro paese, di certo la più medagliata di tutti i tempi. E adesso più che mai uno dei massimi esponenti del Governo Draghi. Dallo sport alla politica, senza paura, con le idee chiare e uno sguardo bionico rivolto al futuro. Con idee, con progettualità, con voglia di fare e di aiutare tutti gli italiani.

Portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Londra 2012, il curriculum vitae della campionessa di scherma  jesina Valentina Vezzali non ha di certo bisogno di presentazioni. Cinque olimpiadi consecutive (Atlanta 1996, Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012), e sempre sul podio. Prima “spadaccina” (fioretto femminile) al mondo ad aver conquistato tre medaglie d’oro olimpiche individuali in tre edizioni consecutive, il tutto condito da tre ori olimpici nelle competizioni a squadre. Un vasto tracking di riconoscimenti, perfino un argento e un bronzo singoli e un bronzo a squadre nello stesso evento, accompagnati da sei titoli mondiali e cinque titoli europei a livello individuale. Durante la sua splendida carriera ha vinto 11 volte la Coppa del Mondo, 14 volte il titolo nazionale assoluto individuale e 12 conquistati in team. Ha iniziato a salire in pedana nel 1980 ed a 15 anni era già al vertice del Campionato Mondiale Cadette.

“La scherma mi ha insegnato a non mollare mai di un centimetro. Ha formato il mio dna e nella vita dopo ogni fine c’è sempre un inizio ed io non vedo il tramonto, ma l’alba di nuove sfide da affrontare e da vincere”, aveva commentato durante il suo addio alla scherma Valentina Vezzali.

In politica Vezzali fu eletta alla Camera nel l’annata 2013 con Scelta civica per l’Italia di Mario Monti nella circoscrizione Marche, quindi il passaggio al Gruppo misto. Sono arrivati in tempi recenti anche i complimenti di Massimo Bacci, Sindaco della città di Jesi in cui la Vezzali è nata e cresciuta a pane e scherma. «Un forte  in bocca al lupo a Valentina Vezzali,  nominata di recente Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport – così il Sindaco Massimo Bacci – È un incarico di elevato prestigio di grande responsabilità che sono sicuro che la nostra campionessa porterà avanti con la stessa grinta e tenacia dimostrate in pedana. Per noi jesini è un motivo di legittimo orgoglio, per le Marche è un primo segnale di riconoscimento per uscire da una dimensione meno marginale”. Piccola casualità, la città di Jesi in Italia è rappresentata a livello istituzionale non solo da Valentina Vezzali ma anche da Roberto Mancini, Commissario Tecnico della Nazionale Azzurro. Entrambi dunque al servizio della nostra nazione.  Due pedine, Mancini e Vezzali, che sin da giovani si sono applicate nel migliore dei modi, portando a casa successi incredibili, trionfi indelebili rimasti ancora nel cuore di tutti gli jesini e non solo. Mancini da piccolo era solito passeggiare nel quartiere Prato di Jesi in cui è nato e cresciuto, correndo dietro a un pallone in prossimità della parrocchia di San Sebastiano insieme ai suoi amici. Dal suo canto le prime stoccate… la “spadaccina” jesina Valentina Vezzali le ha tirate sulle pedane del Palascherma di via Solazzi, costruito 48 anni fa.

Fu il suo predecessore jesino Stefano Cerioni a far conoscere il Club di scherma jesino in campo mondiale conquistando alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 la medaglia d’oro nel fioretto a squadre e quella di bronzo nella sfida individuale. Cerioni ancora più grande quattro anni dopo, alle Olimpiadi di Seul, in cui faceva suo l’oro nel fioretto individuale. Era l’inizio di una ricca epoca di trionfi mondiali per Jesi, protagoniste assolute Giovanna Trillini e Valentina Vezzali. Ricordi e “Lacrime” di fuoriclasse (Vezzali, Trillini, Cerioni, il Mancio di Jesi ma anche l’altra “spadaccina” Di Francisca e altri) che portano all’attenzione lo spessore di personaggi sportivi con differenti storie di vita ma con la medesima lodevole qualità. In primis, Mancini e Vezzali riescono infatti ancora oggi ad esprimere nel migliore dei modi toccanti “pillole di saggezza”, in particolar modo il fondamentale concetto del rispetto delle regole, dell’amore per lo sport ovvero per la lealtà sportiva, del rispetto di essenziali valori etici, del rispetto di quel pacchetto di norme in qualche modo divenute oggi ancor più fondamentali ai tempi del coronavirus. Educazione che si impara da bambini e che resta d’esempio per tutta la vita per chi ci sta davanti. Che sia sport o che sia politica e quotidianità.

Ricordi indelebili che riguardano in questo caso la città di Jesi (la città più medagliata al mondo a quanto pare), tempio dei campioni per aver lanciato sul grande palcoscenico non soltanto i due soggetti protagonisti, bensì altri “fenomeni” del calibro di Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Luca Marchegiani… Personaggi che ancora oggi riescono a lanciare messaggi estremamente importanti e positivi per le nuove generazioni. Emblemi di vita e di sport che dovrebbero sempre fungere da modello per le nuove generazioni. Ma dietro a un grande modello di vita e di sport c’è sempre il sacrificio. E quella di Valentina Vezzali è stata davvero una vita fatta di sacrifici. La Vezzali ha voluto ricordare proprio in questi giorni, non senza un pizzico di commozione, alcuni suoi momenti di grido:  “Ricordo bene che preparai gli esami di maturità in ritiro pre-mondiale. Studiavo di notte, ciononostante sono stata in grado di chiudere i campionati posizionandomi tra le prime 8 forze e il ciclo di studi con una bella stretta di mano della commissione”. Commissione che in quel caso, da giovanissima, la salutò così: “Complimenti Valentina, ha vinto anche qui”.

A proposito di Daniele Bartocci

Vincitore del Premio 100 Eccellenze Italiane 2023. Giornalista marchigiano classe 1989, in circa 20 anni di giornalismo si occupa di argomenti quali cronaca e sport. Laureato in Economia e Commercio (110 e lode), ha lavorato come telecronista, radiocronista e inviato, rivestendo l’incarico di responsabile ufficio stampa (Jesina Calcio) e collaborando con magazine, settimanali, quotidiani cartacei (Corriere Adriatico) e online. Ha partecipato negli anni a eventi sportivi come Gran Galà Calcio Serie A Milano, Gran Galà Calcio Serie B, Sport Digital Marketing Festival e Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Nel suo cv un Master Sport – Digital Marketing & Communication del Sole 24 Ore. Risulta tra i vincitori del premio ‘Overtime Web Festival 2018’ (miglior articolo sport individuali), si conferma nel 2019 e ottiene il premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara 2019 (menzione speciale all’Odg - Napoli). E’ tra i vincitori del concorso letterario Racconti Sportivi 2019 (Centro Sportivo Italiano – Historica) la cui cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della settimana del Salone del Libro di Torino 2019 e al Teatro Arena di Bologna. Si ripete nell’edizione 2020 di Racconti Sportivi. E’ stato premiato a Maggio 2019 come miglior giornalista under 30 ‘Premio Renato Cesarini 2019’. Nominato tra i migliori 30 millennials d’Italia 2019, vincitore del prestigioso Myllennium Award all’Accademia di Francia a Roma in ambito comunicazione sportiva. A settembre 2019 riceve la menzione d’onore al Premio Letterario Città di Ascoli Piceno. Ha all’attivo interventi e docenze in giornalismo e comunicazione in università e master (Roma, Bologna, Ancona, Macerata). A luglio 2020 viene premiato dal Ministro Sport Vincenzo Spadafora al Myllennium Award 2020 (Accademia di Francia – Villa Medici), alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, e ottiene il premio speciale di migliore giornalista giovane al Premio Cesarini ad agosto 2020. A Torino vince sempre nel 2020 il Premio Giovanni Arpino - Inedito dedicato alla letteratura sportiva. Vincitore del titolo di miglior blogger sportivo 2020 (Blog dell’Anno 2020) e del premio di giornalismo sportivo Simona Cigana 2020 (Friuli Venezia Giulia). Vince anche la menzione speciale al Premio Internazionale Città di Sarzana e al Premio Santucce Storm Festival sempre in ambito storytelling sportivo. Autore del libro Happy Hour da fuoriclasse al Bartocci. Vince il premio giornalista dell'anno 2022 anche agli oscar Food&Travel Awards, premiato al Festival Nazionale Racconto e Giornalismo Sportivo 2022. Tra le eccellenze italiane del food nel 2022. Miglior giornalista italiano giovane al Premio Renato Cesarini 2022, vince anche il Premio Professionista dell'anno Comunicazione e Giornalismo all'Awards Le Fonti Innovation Leadership. Eletto food manager dell'anno 2023. Il suo blog storico è www.danielebartocci.com. Bio su https://biografieonline.it/biografia-daniele-bartocci Vincitore Premio 5 Stelle d'Oro della Cucina Italiana 2024

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