Sebastian Vettel vincitore del GP d'Ungheria. (foto: formula1.com)

F1, Risultati GP Ungheria 2017: doppietta Ferrari, vince Vettel!

Vettel vince il GP d’Ungheria battendo anche le difficoltà tecniche che lo hanno accompagnato per oltre metà gara. Un solido Raikkonen giunge secondo con qualche rimpianto per l’ennesima dovuta rinuncia alla vittoria. Chapeau a Hamilton che lascia il terzo gradino del podio a Bottas, dando una lezione di sportività senza precedenti.

La sequenza del botto causato da Verstappen. (Foto: youtube.com)

F1, Semaforo verde. Ferrari al comando Red Bull al contatto!

Al via scattano bene le Rosse dalla prima fila con Vettel che mantiene il comando e Raikkonen che lo segue agevolmente. Dietro di loro le Mercedes si ostacolano e a farne le spese è Hamilton che scivola alle spalle del duo Red Bull. I due alfieri del team austriaco, entrambi autori di una grande partenza, arrivano quasi appaiati a curva due dove Verstappen non risparmia nemmeno al suo compagno di squadra una delle sue, ormai purtroppo celebri, “entrate da cartellino rosso”. L’olandese stacca tardissimo e finisce in pieno nella fiancata della monoposto di Ricciardo che ha la peggio ed è costretto al ritiro. La safety car interviene per permettere la rimozione della Red Bull numero 3, rimasta ferma lungo la pista e le posizioni si delineano anche dopo la ripartenza.

F1, Vettel in crisi con lo sterzo, Hamilton rimonta dopo il pit-stop

Intorno al ventesimo giro Vettel, stabilmente al comando della gara, inizia a lamentare problemi allo sterzo che sembra tendere verso sinistra anche in pieno rettilineo. Hamilton intanto si libera di Verstappen anticipando la sosta ed inizia a girare su tempi interessantissimi non appena montate le gomme soft. Tutte le vetture scelgono di rientrare per il cambio gomme escluso Verstappen che allunga il proprio stint seguendo una diversa strategia. Vettel si ferma e la Ferrari dopo il tedesco richiama Raikkonen che nel frattempo mette in pista due settori velocissimi ma non sufficienti a stare davanti al suo compagno di squadra. Il finlandese non le manda a dire al muretto e si lamenta apertamente via radio per non essere stato lasciato in pista almeno un paio di giri in più, con i quali sarebbe potuto balzare al comando della gara.

F1, E’ doppietta Ferrari, il Signor Hamilton cede il podio a Bottas

Bottas allunga la frenata in curva 1 e lascia strada ad Hamilton che nel giro di tre tornate si incolla agli scarichi di Raikkonen. Iceman, pur avendo maggiore velocità del compagno di squadra, resta a coprirgli le spalle palesando più volte via radio le sue difficoltà a restare dietro ad un Vettel non certo irresistibile anche a causa dei costanti problemi allo sterzo. Raikkonen tiene botta e Hamilton insegue ma non riesce mai a provarci fino in fondo e, complici un paio di errori di traiettoria, finisce per distaccarsi dalla Ferrari numero 7 nelle fasi più calde lasciando respiro alle Rosse. La scuderia di Maranello agguanta così una fondamentale doppietta che permette un nuovo allungo a Vettel in classifica piloti e lancia un segnale di presenza ai concorrenti dopo un prolungato periodo non certo positivo. Fantastico il gesto di Hamilton, a cui Bottas aveva dato strada per tentare l’attacco una quindicina di giri prima. L’inglese da vero signore lascia spazio al compagno di squadra proprio in uscita dall’ultima curva, rinunciando così al terzo gradino del podio e ad una manciata di punti sempre e comunque importanti nell’economia di un campionato così tirato.

La classifica del GP d’Ungheria. (Immagine: formula1.com)

F1,  Mondiale in vacanza, cosa ci lascia il GP d’Ungheria…

L’ultima gara prima della sosta estiva ci lascia qualche interessante spunto di riflessione da portarci sotto l’ombrellone. In primis la certezza che la Ferrari ci sia e che da qui alla fine, nonostante il prepotente sviluppo Mercedes e il ritorno delle Red Bull, è destinata a recitare il ruolo di protagonista. Le Frecce d’Argento, dal canto loro, tornano dall’Ungheria col bicchiere mezzo pieno. Sapendosi inferiori su questo circuito, le W08 si sono comunque dimostrate molto competitive e i distacchi a fine gara ci dicono quanto le monoposto della scuderia tedesca si sappiano comunque meglio adattare, a ogni tipo di circuito rispetto alle altre. “Tiratona d’orecchie” a Max Verstappen il quale è arrivato ad un bivio in cui deve decidere cosa fare da grande. L’olandese ha  corso un’ottima gara, è arrivato dietro alle Mercedes di un soffio nonostante la penalità subita per il contatto con iniziale e si è portato a casa il giro veloce ma tutto ciò arriva dopo il gravissimo errore al via. Se mai qualcuno riuscirà a convincerlo del fatto che le gare non durano un giro allora avremo forse un altro top driver ad affiancare Ricciardo nel box Red Bull. Un’ultima ma non meno importante considerazione va al gesto di Hamilton all’ultimo giro. Far passare il proprio compagno lasciandogli un podio ormai raggiunto è segno di immensa sportività, cosa non scontata per un campione affamato di successi come Lewis e ancora meno se si pensa a quanto sia tirato questo mondiale e a quanto possano contare anche pochi punti nel computo totale di questo campionato. Da anni Mercedes ha impostato la propria scuderia con una filosofia di pensiero diametralmente opposta a quella Ferrari ed oggi ha dato la migliore delle dimostrazioni a quei detrattori che hanno sempre visto queste scelte “liberali”, come facili da prendere durante gli scorsi anni di dominio. Con buona pace di qualche giornalista RAI, questo è e resta il senso più vero e profondo dello sport.

A proposito di s. jockeys

Laureato in Comunicazione Media e Pubblicità, innamorato da sempre dell'adrenalina del Motorsport, Formula 1 in testa, dell'eleganza del tennis e del bel calcio...

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