Gli sportivi del 2019

Servono a qualcosa le classifiche di fine anno? Davvero siamo in grado di giudicare se una persona merita il dodicesimo piuttosto che il terzo posto per quello che ha fatto vedere durante l’anno? Sono convinto di no.

E per questo provo a stilarne una anche io. Una classifica che coinvolga vari personaggi, animali e squadre che in comune hanno una cosa sola: lo sport. Partirò dal numero 50 e per ognuno di loro darò una breve spiegazione del perché sono finiti in questa classifica che classifica non è. Qui, in questo che conviene chiamare “elenco”, il cinquantesimo posto vale come il primo perché, come detto qualche riga fa, non sono nessuno per dare dei giudizi. Mi limito a dividere il mondo in due: i cinquanta nomi di questo elenco e il resto del mondo.

 

50 Fortitudo Bologna: Perché ci ha regalato nuovamente il derby di Bologna nella massima serie del nostro basket. E per la fantastica tifoseria che ha.

49 Dorothea Wierer: Perché ci ha fatto appassionare al Biathlon con successi su successi.

48 Virgil van Dijk: Perché ci ha fatto capire, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che il Pallone d’oro non lo vince il miglior giocatore dell’anno.

47 Egan Bernal: Perché è venuto al mondo in Colombia ventidue anni fa e ha vinto a luglio il Tour de France. Anzi, il suo primo Tour de France.

46 Richard Carapaz: Perché è venuto al mondo in Ecuador ventisei anni fa e ha vinto a maggio il Giro d’Italia. Anzi, il suo primo Giro d’Italia.

45 Tobias Jones: Perché ha vissuto un paio d’anni in mezzo agli ultras del Cosenza per scrivere il suo “Ultra. The Underworld of Italian football”, libro in inglese sul movimento ultras italiano.

44 Nazionale Italiana Atleti di Pallacanestro con sindrome di Down: Perché ci ha regalato il terzo titolo mondiale consecutivo.

43 Dominik Paris: Perché ci sta facendo nuovamente emozionare di fronte a una gara di sci.

42: Jannik Sinner: Perché nel futuro ci divertiremo tantissimo nel tennis.

41 Matteo Berrettini: Perché anche nel presente abbiamo qualche chance nel tennis.

40 Simona Quadarella: Perché andiamo alle Olimpiadi con la convinzione che i problemi nei 400, 800 e 1500 stile libero ce li avranno gli altri.

39 Davide Cassani: Perché si meriterebbe un trionfo della Nazionale di ciclismo per la bella persona che è e per tutto quello che ha fatto e sta facendo per il mondo delle due ruote (compresa la sua battaglia per la sicurezza stradale dei ciclisti).

38 Gregorio Paltrinieri: Perché ha iniziato ad andare forte anche in acque libere e Tokyo è dietro l’angolo.

37 Imoco Conegliano Volley: Perché si è  laureata campione del mondo nella pallavolo femminile.

36 Associazione sportiva Volley Lube Civitanova Marche: Perché si è laureata campione del mondo nella pallavolo maschile.

35 Nazionale di calcio del Madagascar: Perché si è qualificata per la prima volta  alla fase finale della Coppa d’Africa.

34 Almoez Ali: Perché ha trascinato il Qatar al primo successo continentale della sua storia con nove goal in sette partite. Almoez Ali è di origine sudanese.

33 Megan Rapinoe: Perché ha trascinato la nazionale femminile statunitense di calcio al successo mondiale in Francia e per la sua battaglia contro Trump.

32 Remorex: Perché ha fatto vedere al mondo che il Palio di Siena lo vincono i cavalli e non i fantini.

31 Michela Moioli: Perché ci ha fatto capire che lo snowboard non è solo uno sport da spacconi fighetti ma anzi può essere disciplina da medaglia d’oro per l’Italia.

30 Nazionale sudafricana di rugby: Perché ha vinto la Coppa del mondo 2019 schiantando in finale l’Inghilterra.

29  Benedetta Pilato: Perché ha quattordici anni e sta scombussolando i piani di tutte le altre nuotatrici che incontra. Il futuro, speriamo anche quello prossimo, sarà d’oro.

28 Mauro Valeri: Perché con i suoi studi e i suoi libri ha alzato il velo d’omertà che copriva il razzismo nel calcio e nello sport italiano. Ci ha lasciato meno di due mesi fa e ci manca già terribilmente.

27 Serie C: Perché siamo alla sosta natalizia e, a parte lo sciopero che ha bloccato la prima giornata di ritorno, non ha ancora dovuto affrontare grossi intoppi quest’anno. Di questo passo si rischia di arrivare alla fine della stagione senza nemmeno una squadra che abbandona il campionato. Cose dell’altro mondo proprio.

26 Roger Federer: Perché con la vittoria nell’ATP 500 di Dubai ha fatto cifra tonda: 100. E poi perché è Roger Federer.

25 Oumar Daffe: Perché è uscito dal campo a seguito degli insulti razziali che gli sono piovuti addosso durante una partita del campionato di calcio d’Eccellenza in Emilia Romagna. Più Omar meno idioti.

24 Simone Biles: Perchè a ventidue anni è una leggenda della ginnastica artistica e agli ultimi mondiali di Stoccolma ha raggiunto il record di Vitaly Sherbo vincendo la sua ventitreesima medaglia iridata.

23 Nazionale italiana di pallanuoto maschile: Perché ha vinto il mondiale e per la fatica immane che si fa in questo sport.

22 Elia Viviani: Perchè nel 2019 ha vinto gli europei di ciclismo su pista e su strada. Basta?

21 Manuel Bortuzzo: Perché a febbraio gli hanno sparato stroncandogli la carriera e lui ha risposto rimettendosi subito in gioco e soprattutto sorridendo sempre.

20 Atalanta: Perché è una gioia per gli occhi degli amanti del calcio.

19 Mauro Berruto: Perché un libro come “Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove” è fondamentale e dovrebbero leggerlo tutti gli sportivi italiani.

18 Milena Bertolini: Perché ha trascinato l’Italia femminile dalla panchina fino ai quarti di finale del mondiale e perché, a vederla in TV, sembra davvero una gran bella persona.

17 Sankt Pauli: Perché ha licenziato il suo giocatore Cenk Sahin dopo che questo aveva deciso di affidare ai social il suo pensiero di appoggio al presidente Erdogan per l’attacco al Nord della Siria. Cosa che si son ben guardate di fare le varie Juventus, Milan e Roma.

16 Manuel Lombardo: Perché a ventidue anni è primo nel ranking mondiale di Judo nella categoria -66kg. E se facesse lo scherzetto ai giapponesi in casa loro?

15 Eleonora Giorgi: Perché inserita nei Gazzetta Awards e poi non invitata alla premiazione dalla stessa Gazzetta dopo che la marciatrice era stata la più votata online come atleta dell’anno. E poi perché ha vinto il bronzo ai mondiali a Doha.

14  Federica Brignone: Perché nel 2019 sugli sci ha dato spettacolo.

13 Pordenone calcio: Perché ha portato una tifoseria che canta “Rutti e scoregge noi siam di Pordenon!” in serie B.

12 Offside Film Festival: Perché è la dimostrazione che si possono organizzare dei bei festival di cinema legati al mondo del calcio con pochi fondi, dando la possibilità al pubblico di conoscere registi e storie che meritano di essere conosciuti.

11 Emiliano Raul Sala Taffarel:  Perché il destino se l’è portato via nei suoi anni più belli mentre stava volando sopra la Manica per andare a fare ciò che gli veniva meglio: giocare a calcio.

10 Sinisa Mihajlovic: Perché ha due palle così.

9 Maura Viceconte: Perché è mancata a febbraio. E’ tuttora la detentrice del record italiano nei 10000 metri piani.

8 Eliud Kipchoge: Perché sta riscrivendo la storia della disciplina olimpica per antonomasia: la maratona.

7 Pippo Russo: Perché con le sue inchieste ci sta aiutando a capire come girano e come spariscono i soldi nel mondo del calcio e quanto peso abbiano i procuratori.

6 Sportpopolare.it: Perché i ragazzi di Sportpopolare fanno un lavoro preziosissimo e danno la possibilità a tutti di conoscere squadre e singoli che intendono lo sport in maniera diversa.

5 Felice Gimondi: Perché ci ha lasciato quest’anno dopo essere stato un gigante del ciclismo.

4 Niki Lauda: Perché, come Gimondi, ci ha lasciato quest’anno dopo essere stato un gigante della Formula 1, sia come pilota che come dirigente.

3 Manny Pacquiao: Perché a quarantuno anni ha difeso la cintura di campione del mondo welter contro Adrien Broner vincendo ai punti.

2 Jurgen Klopp: Perché ha vinto Champions League e Mondiale per club sulla panchina del Liverpool e in questo momento è primo in Premier League con tredici punti di vantaggio sulla seconda. Ai Reds il titolo inglese manca dal 1990.

1 Colin Weir: Perché nel 2011 ha rilevato la sua squadra del cuore, il Partick Thistle, dopo aver vinto centosessantuno milioni di sterline al gioco televisivo Euromillions. Un mese fa ha deciso di lasciare gratuitamente le sue quote societarie ai tifosi del club e ieri notte, all’età di settantuno anni, ci ha lasciato.

 

Davide Ravan

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