Jerez, 10 aprile 2005: la ‘spallata’ di Rossi a Gibernau

Classe 1972, nipote di Francisco ‘Paco’ Bultò – fondatore di marchi storici del trial come Bultaco e Montesa – Sete Gibernau è stato il più strenuo rivale di Valentino Rossi nel biennio 2003-2004.

L’antefatto è tristemente noto: il 20 aprile 2003 Daijiro Kato muore in seguito all’incidente di Suzuka e Fausto Gresini affida la sua Honda ufficiale al centauro spagnolo.

Il quale nella gara successiva, a Welkom, trionfa dopo aver firmato anche la pole ed inaugura una sequenza di quattro vittorie, cinque secondi ed un terzo posto grazie alla quale rimane aritmeticamente in lotta per il titolo fino a Sepang.

Vince Rossi, in sella alla stessa moto, ma i due non sembrano rivali: ridono e scherzano con grande sintonia, sembrano addirittura quasi amici.

Il duello riparte all’alba della stagione 2004, stavolta su moto differenti, con Max Biaggi nel ruolo del terzo incomodo. Al termine del GP d’Olanda, vinto dal Dottore, il rapporto inizia improvvisamente ad incrinarsi per via di una manovra del pesarese nel corso dell’ultimo giro.

Niente rispetto alla rottura che si concretizza nella prima edizione del GP del Qatar.

Vale e Max vengono retrocessi in ultima fila per aver ‘gommato’ la propria casella di partenza e la spiata è partita proprio dal clan dello spagnolo. L’esito della gara oscilla tra la nemesi e l’anatema: Rossi cade mentre è in piena rimonta, Gibernau vince.

Per l’ultima volta in carriera.

A Phillip Island il genio di Tavullia chiude i conti con un sorpasso capolavoro nel finale.

Il peggio deve ancora venire.

Domenica 10 aprile 2005, Jerez, prima gara della stagione.

Vale in pole, Sete secondo.

All’ultimo giro è in testa la Honda 15 ma proprio all’ultima curva Rossi butta la Yamaha 46 oltre all’ostacolo: il contatto, anzi, la ‘spallata’ manda lungo Gibernau che chiude 2°.

Credit: MotoRefrain

Il mondiale e la carriera dello spagnolo di fatto finiscono quel giorno.

Una manovra che fa ancora discutere ma che ha cambiato il modo di concepire le corse in MotoGp, rendendole – a volte – fin troppo aggressive.

A proposito di Francesco Tassi

'Uno che nasce in Emilia Romagna e impara a leggere su Autosprint ha il destino segnato. Giornalista de mutòr e ufficio stampa.'

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