MotoGP, Gran Premio Indonesia | Bastianini sfida i big nel nuovo circuito di Mandalika

Domenica 20 marzo è in programma la seconda prova della MotoGP sul circuito indonesiano dopo la prima vittoria di Enea Bastianini in Qatar.

Dopo la splendida vittoria di Enea Bastianini a Losail (Qatar) nel primo appuntamento del 2022, il Motomondiale è pronto al debutto sulla pista di Mandalika, in Indonesia.

Il pilota riminese ha conquistato la sua prima vittoria in MotoGP ed è diventato il 25° pilota italiano a vincere nella massima categoria. Nessun Paese, infatti, vanta più vincitori dell’Italia che ha superato i 23 del Regno Unito. Bastianini conferma così la sua crescita: ha raccolto punti nelle sue ultime otto gare MotoGP, compresi i tre podi nelle ultime sei.

Potrebbe ripetersi? E’ difficile fare una previsione per il weekend, ma Bastianini ha ottenuto due vittorie consecutive solo una volta nelle sue otto stagioni precedenti in tutte le categorie, nel 2020 quando correva in Moto2, nei gp di Andalusia e Repubblica Ceca.

Le condizioni della pista

Per i piloti sarà una gara inedita e che si presenta complicate a causa dell’asfalto e di cui molti piloti nei test precampionato hanno espresso dei giudizi poco lusinghieri. Le condizioni, sin dalla prima giornata, erano apparse difficili ed è stato da poco riasfaltato in più punti e non ci sono indicazioni su quelli realizzati nel tratto tra la curva 17 e la curva 5. Anche per le gomme Michelin sarà sicuramente la prova più difficile del calendario per un tracciato velocissimo, che causerà stress sul lato destro, sia sull’anteriore che sul posteriore.

Sono 4,3 i chilometri della new entry che si presenta tortuoso con 17 curve (6 a sinistra e 11 a destra), raccordate da piccoli rettilinei, il più lungo dei quali misura 507 metri. Sarà il terzo Gran Premio d’Indonesia nella storia: si è corso nel 1996 e 1997 in 500cc, il primo nell’era MotoGP. La Honda ha conquistato la vittoria nelle due precedenti edizioni con Mick Doohan nel 1996 e Tadayuki Okada.

Credit: @MotoGP

Crisi Quartararo

Una delle delusioni della prima prova del mondiale sono state le Yamaha ufficiali, che hanno confermato una serie di problemi mostrati nel weekend con un Fabio Quartararo sempre in difficoltà come mostrato sin dalle prove con il suo undicesimo posto. Per il pilota francese è arrivato un anonimo nono posto, il secondo peggior risultato in carriera dopo un sedicesimo alla sua prima stagione, mentre Franco Morbidelli si è classificato undicesimo. La M1 vuole evitare un’altra gara di estrema sofferenza.

A che punto è Márquez?

Il campione spagnolo ha conquistato un 5° posto in Qatar; un risultato deludente dopo aver segnato il 3° crono nelle ufficiali. Ha interrotto una serie di otto gare consecutive in cui è salito in Asia, inclusi i Gran Premi di Qatar, Malesia, Giappone e Thailandia. Marc Márquez, alla rincorsa del nono iride, era salito sul podio in tre delle sue ultime cinque gare della scorsa stagione e il prossimo sarà per lui un traguardo importante, il numero 100, un risultato che è stato raggiunto solo da tre piloti (Valentino Rossi, 199; Jorge Lorenzo, 114 e Dani Pedrosa, 112).

L’obiettivo per il pilota HRC rimane la vittoria, ma nelle ultime cinque gare ha sempre raccolto punti anche se è ancora lontano dalla forma strepitosa che lo aveva portato ai 16 consecutivi conseguiti nella stagione 2019.

Bagnaia deve ripartire

Debutto da dimenticare per le Ducati ufficiali (Lenovo Team) con Jack Miller (ritiro per problemi elettronici al settimo giro) e Francesco Bagnaia, mai in lotta per il successo. Un disastro certificato a dieci giri dal termine, quando la “Rossa” di Pecco, in una manovra di sorpasso, ha perso il controllo travolgendo l’incolpevole Jorge Martín alla staccata della prima curva. Il pilota italiano, vice-campione nel 2021, arrivava da quattro vittorie e cinque podi nelle ultime sei gare del 2021. Dal 2021 solo lui ha raggiunto più pole position (sei) in MotoGP di Jorge Martín (cinque come Fabio Quartararo).

Mai così male quindi la Ducati Lenovo Team nella prima gara della stagione: si deve risalire al 2004 per vedere i due piloti abbandonare la corsa. Accadde addirittura in due gare consecutive con Troy Bayliss e Loris Capirossi in Giappone e Qatar.

Come arrivano gli altri a Mandalika?

Presto sapremo se Pol Espargaró, al comando per 17 giri (nella scorsa era stato in testa per 4 giri in 17 gare), prima di essere infilato dalla Ducati Desmosedici GP del team Gresini Racing di Bastianinia quattro giri dal termine, sarà nuovamente protagonista in Indonesia. Lo spagnolo ha convinto nei test pre stagionali su questo tracciato, dove è stato il più veloce in due delle tre sessioni di prove libere ufficiali, registrando il miglior tempo in 1:31.060.

Sembrava destinato alla vittoria, dopo aver condotto la gara per parecchi giri, ma è andato dritto finendo per favorire il sudafricano Brad Binder, secondo al debutto assoluto con la sua KTM. Il sudafricano ha mostrato di saper sfruttare al meglio gli errori dei due piloti Honda HRC. Pol Espargaró appare in netta crescita: sette dei suoi otto podi MotoGP li ha conquistato nelle ultime 28 gare dopo averne raggiunto solo uno nelle sue prime 109 gare nella massima categoria.

Infine c’è Aleix Espargaró, dopo la seconda fila conquistata grazie a un quinto posto, ha portato l’Aprilia ai piedi del podio dopo un bel sorpasso su Marc Márquez a cinque giri alla conclusione. Ha ottenuto il miglior risultato in una gara d’esordio per la moto di Noale in MotoGP.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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