Dovizioso guarda Márquez e Pedrosa dal gradino più alto del podio e porta a casa il secondo MotoGP consecutivo
Piloti schierati in griglia, tutto pronto per la partenza: 33°C la temperatura dell’aria, 54°C quella della pista e il MotoGP di Catalunya può avere inizio. Dani Pedrosa si mette subito al comando davanti a Jorge Lorenzo (l’unico pilota con le gomme dure), mentre un contatto tra Danilo Petrucci e Marc Márquez fa sì che lo spagnolo si prenda la 3a posizione e l’italiano scivoli all’undicesima (con cartellino di monito a seguire). Qualche giro al comando per Lorenzo e poi inizia mattanza: al settimo lap va leggermente lungo in staccata e Marquez ne approfitta per infilarlo, idem da parte di Pedrosa, Dovizioso e, infine, Jonas Folger. Un quartetto di rider che durerà compatto fino a quattro giri dalla bandiera a scacchi, quando Petrux infila Folger.
A due giri dalla fine l’Honda di Márquez sembra non averne più. Gran fermento nel last lap: mentre la gomma della Ducati Pramac di Petrucci dice stop alla gara, si avvia un vivace duello di scuderia (Monster Yamaha Tech 3) tra Zarco e Folger per il 5° posto in cui avrà la meglio il francese sul tedesco.
Gran finale con Dovizioso che porta a casa la seconda vittoria consecutiva dopo il Mugello e vince il GP di Catalunya davanti a Márquez e Pedrosa. Poi Lorenzo, Zarco, Folger e Bautista. Giornata incolore per le Yamaha di Rossi e Viñales (che si classificano rispettivamente all’ottavo e decimo posto) a conferma delle difficoltà manifestate nelle due giorni prima della gara.
Dichiarazioni dei piloti
Si conferma deluso della sua YZR-M1 Valentino Rossi: «Speravamo di fare un po’ meglio ma abbiamo avuto tanti problemi anche qui. Ci tenevo a vincere. Abbiamo un po’ di cose da fare, cose nuove che avevo chiesto dopo Jerez. Mi sembra che la moto abbia un gran sottosterzo, non riesce a curvare e la gomma dietro ha un grande stress. Sembra che questo sia un carattere intriseco della moto 2017 e il feeling rimane sempre quello».
Al settimo cielo, come è facile immaginare, è invece Andrea Dovizioso, ora a solo sette punti dal primo in classifica piloti: «Sono felice perché abbiamo lavorato tanto e bene durante il weekend, anche su piccoli dettagli che hanno fatto la differenza in campo».
Gli fa eco Dani Pedrosa: «Già dal primo giro quando ero in testa non avevo un supergrip e ho sperato che arrivasse dopo. Mi hanno sorpassato Jorge e Marc ma dopo un po’ il grip non è comunque arrivato, cercavo di non spingere troppo poiché la gomma davanti soffriva tantissimo. Alla fine, però, non avevo più gomme per sostenere quel ritmo lì e ho dovuto cedere il passo. Sono comunque molto contento».
Al traguardo
1 Andrea Dovizioso (Ducati Team): 44’41.518
2 Marc Márquez (Repsol Honda Team): +3.544
3 Dani Pedrosa (Repsol Honda Team): +6.774
4 Jorge Lorenzo (Ducati Team): +9.608
5 Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3 ): +13.838
6 Jonas Folger (Monster Yamaha Tech 3 ): +13.921
7 Alvaro Bautista (Pull&Bear Aspar Team): +16.763
8 Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP): +20.821
9 Hector Barbera (Reale Avintia Racing): +23.952
10 Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP): +24.189
11 Cal Crutchlow (LCR Honda): +28.329
12 Loris Baz (Reale Avintia Racing): +33.281
13 Scott Redding (OCTO Pramac Racing): +35.200
14 Karel Abraham (Pull&Bear Aspar Team): +39.436
15 Tito Rabat (EG 0,0 Marc VDS): +40.872
16 Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar): +43.221
17 Sylvain Guintoli (Team Suzuki Ecstar): +44.655
18 Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing): +48.993
19 Sam Lowes (Aprilia Racing Team Gresini): +55.492
Per tutti, appuntamento ad Assen, in Olanda per il weekend del 23-25 giugno.