A pochi minuti dall’inizio di gara-5 tra Milwaukee e Orlando, i giocatori dei Bucks hanno deciso di boicottare la partita, come gesto di protesta per il caso Jacob Blake. Esempio seguito anche i giocatori di Houston, OKC, Los Angeles e Portland.
Una serata senza precedenti. La NBA ha deciso di rinviare tutte e tre le partite di playoff previste nella notte dopo che i Milwaukee Bucks, squadra del Wisconsin, hanno boicottato la sfida contro Orlando Magic come gesto di protesta per il caso Jacob Blake a pochi minuti dall’inizio. Una decisione presa dai giocatori, rimasti nello spogliatoio senza che neanche i dirigenti della NBA potessero entrare.
La decisione presa nella notte è stata una chiara risposta sul caso che in questi giorni ha sconvolto l’America, in uno dei più vergognosi atti di abuso di potere e immortalato da un video che mostra il 29enne afro-americano disarmato essere colpito ripetutamente alla schiena da sette colpi di arma da fuoco da parte di un poliziotto di fronte ai suoi tre figli. Blake è ora a rischio paralisi, in un caso che riporta alla mente il crimine nei confronti di George Floyd a Minneapolis, avvenuto soltanto due mesi fa.
La stessa decisione è stata seguita nelle altre due gare tra Houston Rockets-Oklahoma City Thunder e Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers. La NBA ha annunciato che le tre partite previste sono state rimandate a data da destinarsi, ma non sono state cancellate.
Ma dopo un incontro di quasi tre ore tra tutti i giocatori presenti nella bolla, con LeBron James intestatario, si è avanzata la proposta di fermare definitivamente la stagione per lanciare un messaggio forte e chiaro. Si va verso la possibile sospensione di altre gare.