Dave Barry: il calciatore che ha fatto la storia dello sport irlandese con Cork City e gaelico

La strabiliante impresa di Dave Barry: campione del Cork City e del calcio gaelico. Una doppia attitudine mai vista prima nella storia dello sport

Cork è una vivace cittadina nel sud dell’Irlanda, dove tra i vicoli stretti svetta la torre della vecchia prigione, simbolo di un passato di lotte per l’indipendenza. In questa terra ribelle dal carattere passionale, da quasi 40 anni i tifosi gridano tutto il loro orgoglio per i Rebel Army, come vengono chiamati i giocatori del Cork City. La squadra, fondata nel 1984, in patria ha mietuto successi e conquistato trofei, ma in Europa si è sempre dovuta arrendere al primo ostacolo, pagando lo scotto di un movimento calcistico irlandese che fatica a competere coi grandi club continentali.

Nella vita di un uomo esistono attimi che valgono più di mille vittorie. Gesti semplici che per chi è abituato a camminare a testa bassa diventano simboli di riscatto e trionfo. È successo anche al Cork City, squadra di una città che ha dovuto lottare per conservare la propria identità. In quella fredda sera d’inverno, sotto la pioggia incessante, i tifosi hanno visto il loro capitano alzare le braccia al cielo dopo un gol all’ultimo minuto. Un urlo liberatorio, come se avesse conquistato il mondo. Perché per chi è nato in basso, anche un piccolo salto può sembrare un volo. I sogni sono relativi per chi è abituato alle delusioni.

Dopo lo storico trionfo in campionato, il Cork City nella stagione 1991-92 si regalò un’estate da sogno organizzando un’insolita tournée in Cina. Per i modesti irlandesi fu come entrare in una favola, ritrovandosi catapultati in un mondo fantastico fatto di amichevoli di lusso contro la selezione olimpica cinese e la Polonia. L’apoteosi fu raggiunta il 18 settembre del ’91, quando incrociarono i campioni del Bayern Monaco, avversario designato per il loro battesimo in Coppa UEFA. Per una piccola realtà di provincia come il Cork, ritrovarsi faccia a faccia coi giganti bavaresi fu un onore impagabile, il meritato coronamento di un viaggio indimenticabile.

Quando il fischio d’inizio squarcia il silenzio per i tifosi del City è come veder spalancarsi le porte dell’Olimpo. Di fronte a loro i colossi del Bayern, ma oggi anche Davide può sfidare Golia. Al 26′ il pallone arriva a Dave Barry, che parte in contropiede bruciando il terreno come un lepre. Tutti si aspettano un tiro, ma lui inventa un taglio geniale e scaglia un missile terra-aria. Il pubblico del Musgrave Park impazzisce: è il gol del vantaggio contro i colossi di Germania! Per un attimo intorno a Barry aleggia la magia degli antichi guerrieri gaelici. Prima dell’intervallo arriva il pari di Effenberg, poi il risultato non cambierà più. Al ritorno passerà il Bayern per 2-0, ma quella notte a Cork rimarrà per sempre leggendaria: il giorno in cui i Rebel Army fermarono le stelle tedesche, marchiando a fuoco la storia del club con quel gol indimenticabile.

La stella di quell’impresa memorabile ha un nome e cognome: Dave Barry. Nato e cresciuto tra i vicoli di Cork, fin da bambino Dave mostra predisposizione per ogni tipo di sport con pallone. Il suo talento emerge sia nel calcio che nel calcio gaelico, miscela esplosiva di football e rugby tipicamente irlandese. Convocato giovanissimo in Nazionale under 15, sembra predestinato a una carriera da predestinato. Arriva però il momento di scegliere: calcio o gaelico? Dave decide di seguire la tradizione della sua terra, abbracciando il calcio gaelico e lasciando solo un velo di rimpianto nei tifosi del Cork City, che avrebbero voluto vederlo splendere con la loro maglia. Ma forse era scritto nel destino che la sua leggenda si sarebbe comunque intrecciata per sempre con quella dei Leesiders.

Quando nel 1984 nasce il Cork City, in Dave Barry si risveglia la nostalgia per il calcio. L’idea di far parte di quel progetto lo alletta, tornando a praticare due sport in parallelo, anche se per ora gioca a gaelico con la squadra della sua città. Alla fine cede al richiamo del cuore e decide per la doppia vita tra calcio e gaelico. Una scelta che ovviamente non piace ai dirigenti della sua società gaelica, gelosi del suo talento. Come una beffa del destino, poi, Dave si infortuna subito rompendosi una gamba al debutto con la nuova maglia del Cork City. Un imprevisto che lo costringe a uno stop forzato nella sua nuova avventura. Ma Dave ha carattere da vendere e questo incidente di percorso non può fermare la sua rincorsa verso la gloria.

Neppure l’infortunio frena la determinazione di Dave nel portare avanti la sua doppia vita sportiva. Nonostante le minacce dei vertici gaelici, il ribelle Barry non demorde: Cork scorre nelle sue vene e nessuno può impedirgli di seguire la sua passione. Nel 1987 arriva il fatidico aut aut: o il calcio o il gaelico. La scelta è durissima, ma alla fine prevale la maglia del City. Il ritiro dal gaelico però dura poco: nel ’88 il cambio dirigenziale gli consente di riprendere entrambi gli sport. È l’inizio di una stagione d’oro, in cui Dave raggiunge vertici di successo mai toccati prima, trascinando Cork City e squadra gaelica del St Finbarr’s verso trionfi memorabili. Il talento ribelle di Barry non conosce limiti: calcio e gaelico uniti in un connubio magico, tipicamente irlandese.

La doppia vita di Dave Barry tra calcio e gaelico dura fino al ’91, quando decide di dedicarsi solo al pallone, appendendo gli scarpini al chiodo nel ’95 dopo una carriera gloriosa. Sembra la parola fine su una storia sportiva già leggendaria, ma il vulcanico Barry è sempre un passo avanti. Viene ingaggiato come allenatore dal Cork City per risollevare le sorti della squadra in un momento difficile. Con la sua grinta e carisma trasforma i modesti irlandesi in una corazzata, portandoli alla conquista della FAI Cup e del campionato nel ’98 e ’99. Poco prima del 2000, Dave cala il sipario su un percorso straordinario, lasciando un’eredità eterna nella storia del club. Giocatore, allenatore, leggenda: Cork scorreva nelle sue vene e lui l’ha restituita al City sotto forma di trionfi indimenticabili.

Cork è una vivace cittadina irlandese che ha nel suo DNA lo spirito ribelle e indomito. Tra i vicoli stretti svetta il carcere simile a un castello, muto testimone delle numerose rivolte con cui nei secoli i cittadini hanno difeso la loro terra e i loro diritti. In questa cornice è cresciuto Dave Barry, emblema del temperamento coraggioso e passionale di Cork. Fin da bambino ha coltivato il sogno che ogni ragazzo vorrebbe realizzare: diventare un campione. Quando si lancia in contropiede contro il Bayern, sterzando con finezza tra i colossi tedeschi per poi fulminare il portiere Hillringhaus con un tiro imparabile, Dave dimostra di possedere talento e grinta da vendere. Un gesto tecnico che racchiude lo spirito indomabile di un’intera città e di un uomo che non ha mai permesso a nessuno di cambiare il corso della sua vita e della sua carriera. Dave Barry è stato questo per Cork: un simbolo di riscatto e tenacia.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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